giovedì 6 dicembre 2012

Sostiene Gios

Nel 1971 Giorgio Perfetti, titolare dell'omonima industria dolciaria, rimane colpito dalla curiosa arditezza di una bicicletta chiamata Easy Rider, che nelle forme fa dichiaratamente il verso ai chopper dell'omonimo film.

A produrle è la Gios di Torino, azienda famigliare nata nel 1948 e già da tempo apprezzata nel mondo delle competizioni ciclistiche.

Perfetti ordina una serie di Easy Rider da mettere in palio in un concorso abbinato ai chewing-gum Brooklin, prodotto di successo in quegli anni.

Nasce una collaborazione felice che porterà l'anno successivo alla nascita della mitica squadra professionistica Brooklin, formazione che con le biciclette Gios conseguirà fino al 1977 vittorie di prestigio a Sanremo come a Roubaix, al Giro delle Fiandre come al Mondiale di ciclocross. 

Roger De Vlaeminck sarà la sua stella assoluta. Aldo Gios il suo inseparabile meccanico.


Ancora oggi che il marchio Gios è seguito dalla terza generazione famigliare, rappresentata dal figlio Marco, viene giustamente difeso ed esaltato il bagaglio di esperienza e tradizione acquisito in oltre 60 anni di attività.
 
Aldo Gios, ancora oggi attivo in azienda, ha anche redatto un suo personale decalogo. Un insieme di regole costruttive e filosofiche sul quale si può innescare un bel dibattito ma che, comunque la si pensi, merita interesse in quanto composto da uno dei grandi maestri costruttori che hanno reso la bicicletta da corsa italiana un oggetto venerato dagli appossionati di tutto il mondo.

Alcuni punti del Gios-pensiero ci aiutano ad introdurre uno dei temi forti dei prossimi mesi: i telai d'acciaio segneranno un ritorno o rimarranno un articolo per nostalgici, collezionisti e palati fini piuttosto snob?

Nel prepararvi a passare notti insonni, turbati da questa spiazzante domanda, vogliate intanto leggere con cura le tavole della legge:

  1. Una bicicletta che in discesa segue la traiettoria impostata è una bicicletta perfetta
  2. In una bicicletta da corsa è più importane mezzo grado nella costruzione del telaio che mezzo chilo
  3. Sono più importanti 20 gammi in meno sulle ruote che 500 grammi sul telaio
  4. In un telaio i tubi sono come gli ingredienti in un buon piatto, sono importanti ma dipende sempre dal cuoco
  5. Una bicicletta da corsa deve essere assolutamente su misura. Le scarpe non esistono S, M, L o XL
  6. La bicicletta è un patrimonio della cultura italiana. Difendiamolo.
  7. Una bici d’acciaio è come una moneta d’oro, mantiene il suo valore nel tempo
  8. Il telaio è il cuore della bicicletta. Spesso viene mascherato con un gruppo ottimo, ma diventa come una persona di aspetto gradevole ma con il cuore malato
  9. Questo è il mio pensiero (quello di Aldo Gios, ndr), che non pretende assolutamente di essere assoluto. E’ sempicemente la filosofia nella quale crediamo e che applichiamo ai nostri prodotti

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