giovedì 20 settembre 2012

Nulla si distrugge, tutto si trasforma

Tutte le bici hanno diritto a una seconda vita. Questo è il mio verbo.

Con piccole modifiche o con ambiziosi progetti di rifunzionalizzazione qualunque ferro in disuso può essere riqualificato e diventare parte della vostra pelle.

Osservando i modelli che vi piacciono, affinando il gusto e lavorando con la fantasia la bicicletta dimenticata in cantina si trasformerà in un pezzo unico e irrinunciabile. Un oggetto a suo modo prezioso, se non altro perchè saprà parlare di voi.

Complice la crisi economica, sembra che la spinta al riuso stia crescendo anche in campo ciclistico fino a diventare tendenza. Certo la moda della biciclette a scatto fisso ha fatto la sua parte, evocando suggestioni e ticchettii armoniosi di un ciclismo che sembrava sepolto per sempre.

Chi ha avuto la saggezza, il sentimento e lo spazio per conservare con cura certe bici, oggi si trova per le mani un piccolo tesoro ed è giusto che sia così.

Ma, lo ripeto, qualunque velocipede può celare risorse sorprendenti. Bisogna solo osservare e lavorare con l'immaginazione, provando ad osare.

Guardate ad esempio questa "Santa Graziella Avvelenata". L'ho scoperta un paio di anni fa sul mirabile sito Movimento (fisso), piccolo scrigno di intelligenza creativa applicata alle due ruote. A tutti voi, cari lettori, ne consiglio la frequentazione.

Il telaio è stato trattato con il verderame (per questo è avvelenata), alcuni pezzi sono stati tagliati per ospitare due ruote da 26 pollici. Ciao freni e parafanghi.
Nuda e cruda: una Graziella sì, ma shekerata con componenti da pista per trasformarsi in una fixed gear davvero originale.


 
Ma la riprogettazione del vostro universo ciclistico non ha confini. Se non sono le scatto fisso a interessarvi passiamo pure oltre. Forse vi è rimasta in garage una bici da corsa che non è più né carne né pesce. Troppo giovane per essere vintage, troppo vecchia per essere race-super-comp-extra-pro-financo-cool.

Ebbene, cambiatene destinazione d'uso senza esitazioni. Aggiungete portapacchi e parafanghi, un po' di luci e un manubrio più comodo. Si può fare anche senza spendere un capitale. Se poi la ricerca dei pezzi necessari si dirotta sui mercatini dell'usato il divertimento diventa doppio. Io ci ho provato e ho ottenuto risultati inaspettati, capaci di far crescere la mia autostima.

Comunque per fornirvi uno dei tanti spunti possibili, date un'occhiata a questo video. Sull'argomento non potrò esimermi dal ritornare.




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