mercoledì 23 gennaio 2013

Ci serve più luce!

Come ormai è tradizione, Ciclopico a gennaio promuove la pratica del ciclismo urbano invernale.
Non smettete di credere che sia possibile praticarlo. Ve lo scrivo dalla mia casetta ai piedi di una ridente vallata delle Alpi Cozie, attualmente sommersa dalla neve.

Che sia un fatto di convinzione e di abitudine l'ho già sottolineato. La questione che invece non abbiamo ancora affrontato è quella legata alla sicurezza.

Il numero limitato delle ore di luce, caratteristico dell'inverno, aumenta di molto i rischi della mobilità su due ruote. Il maggior numero di incidenti che coinvolgono ciclisti si registra infatti nel periodo compreso tra settembre e febbraio, come evidenzia questa interessante infografica commissionata da Arrow Europe, azienda produttrice di soluzioni di illuminazione a led.



La scarsa cultura ciclistica degli italiani si accoppia purtroppo perfettamente con l'altrettanto deficitaria cultura della sicurezza. Eccoli due degli innumerevoli ritardi che inquadrano l'Italia come un paese arretrato, perlomeno più di quanto i propri abitanti spesso non lo percepiscano.

Ben il 65% degli incidenti che vedono coivolti i ciclisti, guarda caso, sono riconducibili a carenze sul fronte della sicurezza. Certo, l'atavica insufficienza di piste ciclabili nelle nostre città contribuisce a generare pericoli ma non giustifica i comportamenti dei singoli.

L'equipaggiamento è tutto e i dispositivi di segnalazione oggi in commercio sono sicuramente più performanti di quelli del passato.
Le bande e i giubbotti riflettenti, obbligatori dopo il tramonto come sancisce il codice della strada, rimangono ancora un fronzolo per molti ciclisti. Lo stesso discorso vale per le luci lampeggianti anteriori e posteriori.

Ecco spiegato perchè articoli di largo consumo in paesi come Germania, Danimarca e Olanda risultano essere degli oggetti misteriosi se mostrati alla maggior parte dei pedalatori urbani italiani. Volete un esempio?


Escludendo i cicloturisti esperti, pochi apprezzano i dynamo hub come questo.

La dinamo che produce illuminazione è un tutt'uno con il pignone della ruota anteriore. Si aziona generalmente con un comando al manubrio e assicura risultati di alto livello, aumentando ovviamente la sicurezza complessiva del mezzo.

Sono molti i dispositivi di questo tipo in commercio ma sono, per contro, pochissimi i negozi che in Italia possono dirsi in grado di proporre in pronta consegna sistemi di illuminazione così evoluti.

I prezzi delle dynamo hub partono dai 70/80 euro, che possono sembrare parecchi.
Ma parliamo di sicurezza e se si vuole speculare su qualcosa, lo si faccia su altri cicloaccessori meno fondamentali anche se più modaioli.
E chissà che non si possa contribuire a far diventare piacevolmente trendy una ruota con la dinamo nel pignone.




1 commento:

  1. Ciclismo fa bene alla salute e per l'ecologia. Sono contento che tu sostenere questa causa. Vi auguro buona fortuna!

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