martedì 19 aprile 2011

La gita fuori porta

Allora vediamo...le sdraio ci sono, il barbecue anche, l'antizanzare è nell'armadietto vicino alla crema solare.
Ok, direi che si può partire per il weekend fuori porta, uno dei più tragici momenti dell'era contemporanea, che nel periodo pasquale raggiunge le sue vette.

Ogni volta è la stessa storia: a un certo un punto tutti fuggono dalle loro case, magari sfruttando una mezza giornata di permesso dal lavoro, per ritrovarsi alcune ore più tardi in qualche località che un altro milione di persone ha ritenuto potesse essere "un posticino originale e tranquillo, poiché fuorimano".
Seguono interminabili code per compiere qualunque tipo di attività. Coda per il biglietto del museo, coda per il bagno pubblico, coda per la giostra del bimbo, coda per ottenere un tavolo al ristorante.

Code, code, code... tutte fastidiose ma solo una letale. The Big One. La coda-del-rientro.

Tre ore a passo d'uomo sull'Autosole possono polverizzare la ricarica di benessere generata da un lungo weekend nel Chianti o al Lago di Garda. E' scientificamente provato. 

Se anche voi avete provato la partenza intelligente e siete stati fermi un'intera notte al Brennero, se l'amore per il mare è stato schiacciato più volte dall'odio per vostra moglie che vi ha convinto a partire, se avete capito che in Quaresima neanche il cilicio è una penitenza peggiore della Salerno - Reggio Calabria allora siete pronti per dare una svolta alle vostre vacanze...

 Il bike camper vi può salvare. Completo di ogni confort, maneggevole nelle aree di sosta più affollate, anticonformista e distintivo tra le masse.

Basta con i pietosi tentativi per ingraziarsi il cameriere della pizzeria che deve assegnare l'ultimo tavolo. Basta con l'agriturismo che vi propina ad aprile delle ambigue angurie fresche. Basta con le mete pecorone che al confronto certe gite del vostro CRAL sembrano viaggi di scoperta degni del National Geographic.

Con il bike camper percorrerete itinerari alternativi, fin quando le vostre forze vi sorreggeranno.
Poi, al limite, chiederete disperati un aiuto.

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