Ad essere onesti, più che un consiglio alla lettura si tratta di un consiglio al possesso. Questo elegante libro-strenna potrebbe diventare un vero feticcio per tutti i cultori delle geometrie ciclistiche raffinate.
"Ciclopedia - icone e design della bicicletta" (ed. L'Ippocampo) è una elegante antologia, ancorché non esaustiva, della creatività progettuale applicata alle due ruote. Il lavoro di ricerca del suo autore, Michael Embacher, è intelligente perchè non punta a gerarchie né a classificazioni cronologiche.
Il messaggio che emerge è questo: la bellezza della bici passa attraverso armonie d'insieme, punti d'equilibrio, particolari tecnici sofisticati. L'arditezza delle soluzioni ha superato talvolta la funzionalità concreta del mezzo ma il solo fatto di aver aggiunto qualcosa alla ricerca può bastare a rendere prezioso e desiderabile uno qualunque fra gli esemplari descritti.
La pulizia delle fotografie di Bernard Angerer è perfetta per apprezzare al meglio ogni pezzo della collezione. I più tenaci appassionati di meccanica ciclistica forse desidererebbero descrizioni tecniche più carnose e dettagliate (ammesso che si possa). Personalmente credo invece che "Ciclopedia" sia vincente proprio per la sua preziosa snellezza.
In altre parole, se il vostro museo ideale è il Louvre, nel quale siete disposti a passare dodici ore ininterrotte alla ricerca di ogni più piccolo fraseggio rinascimentale, questo libro non fa per voi. Se viceversa amate la suggestione di certe esposizioni "luci e suoni", un po' meno accademiche ma sinceramente più divertenti, allora passate dal vostro libraio senza indugio. E buona lettura.
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