martedì 25 ottobre 2011

Prove tecniche di...trasmissione

C'è voglia di cardano?
Diciamo che intorno a questa domanda potrebbe essere organizzato un simposio coi fiocchi. Undici o dodici partecipanti in tutto, equamente divisi tra amanti della meccanica in genere, nostalgici a prescindere, distratti convinti di ascoltare una conferenza sulle motociclette BMW.
E in effetti quando si parla di trasmissione a cardano applicata a una bicicletta si finisce spesso per spiegarla a chi non conosce questa soluzione citando le moto tedesche, che la adottano per tradizione.
Da qualche tempo sembra affiorare, in ogni caso, un cauto interesse intorno a questo antico prodigio tecnico. Un paio di volte mi è anche capitato di imbattermi su Ebay in inserzioni di biciclette a cardano molto antiche. I prezzi tuttavia, nonostante si trattasse di articoli che esigevano restauri impegnativi, sembravano dettati da proprietari più interessati allo sfoggio che alla concreta alienazione del bene.
Restando sul nuovo, alcuni costruttori di nicchia hanno iniziato a introdurre nel loro catalogo le prime bici a cardano. Pur nella ristrettezza dei modelli di questo tipo possiamo dire che si spazia tra articoli molto differenti tra loro. Se non ci credete guardate queste due biciclette a confronto...



Volendole analizzare nel dettaglio, vi invito a riconoscerle facendo attenzione alle seguenti descrizioni. Occhio a non confondervi.

Una delle due biciclette è un pezzo meraviglioso costruito in Germania. Si chiama Ace Kardan ed è prodotta dalla Hawk, azienda specializzata nella rivisitazione di linee retro che si rifanno a motociclette statunitensi degli anni 20. Il telaio è in alluminio, è dotata di un cambio SRAM a 5 velocità, di una suadente sella Brooks color miele e di pneumatici Schwalbe Fat Frank. Un vero gioiellino, che giustamente osa in fatto di design, in piena coerenza con l'originalità della trasmissione a cardano che monta.

Il secondo esemplare è una bicicletta che chiameremo genericamente "Quella", tanto anonima che a fatica riuscirebbe ad essere selezionata tra i premi di un banco di beneficienza parrocchiale. Il motivo per cui si sia deciso di applicare la ricercatezza del cardano a una bici così deprimente mi sfugge e mi fa sospettare di qualche trappola infingarda pensata dal produttore. Per questo non lo citeremo. Vi basti sapere che questo cancello è stato concepito oltreoceano e che probabilmente il suo creatore guarda tutt'oggi alla Alfa Romeo Arna come a un esempio di stile rimasto eguagliato.

E ora rispondete al quiz. Qual'è la bici tedesca?

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